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Un gruppetto di bambini si aggira per le strade di Teheran. Sono sporchi e malvestiti. Le loro pance sono vuote e i loro occhi sono pieni di rabbia: la vita ha giocato loro un brutto scherzo, li ha fatti nascere poveri e soli, in una realtà in cui dei grandi è meglio non fidarsi. Vivono alla giornata, schiavi di un uomo e una donna che li usano come mendicanti e borseggiatori. A proteggerli non c'è né Dio né il destino, ma solo la loro determinazione, una pistola che gira di mano in mano e uno stormo di corvi che sembra seguirli ovunque. Questo libro offre un ritratto dell'Iran contemporaneo, creato da una donna iraniana che, lavorando e vivendo anche all'estero, ha imparato a riconoscere le bellezze e le zone grigie del suo Paese con obiettività. In «Ninna nanna a Teheran» Nassim Honaryar racconta una storia di quotidiana disperazione e spietata rivalsa, scavando così a fondo nel cuore di questi bambini cresciuti troppo in fretta da portare alla luce un tesoro inestimabile: la loro sanguigna innocenza.